LA REPUBBLICA MARINARA DEL LUSSO: COSTIERA AMALFITANA.
LA PATRIA DEI GRANDI HOTEL
VEDENDO IL PICCOLO BORGO PROIETTATO SUL TIRRENO CHE È OGGI AMALFI, VIENE DIFFICILE IMMAGINARLA...
IL DGR RIUNISCE MOTOCICLISTI IN STILE CLASSICO E VINTAGE DI TUTTO IL MONDO PER RACCOGLIERE FONDI E CONSAPEVOLEZZA PER LA RICERCA SUL CANCRO ALLA PROSTATA E LA SALUTE MENTALE DEGLI UOMINI.
Fondato in Australia, a Sydney da Mark Hawwa, ispirato da una foto di Don Draper, protagonista di Mad Men, a cavallo di una moto classica con addosso il suo abito migliore. Mark decise che un giro in moto a tema sarebbe stato un ottimo modo per combattere lo stereotipo, spesso negativo, dei motociclisti e, allo stesso tempo, per connettere le comunità motociclistiche esclusive.
Dal 2022 si tiene in contemporanea mondiale la penultima domenica di maggio, e dal 2012 grazie ad una media di 120.000 partecipanti in 108 paesi, ha raccolto circa 60 milioni di dollari. I fondi raccolti dal DGR vengono investiti attraverso il partner ufficiale di beneficenza MOVEMBER, principale organizzazione benefica che sta cambiando il volto della salute maschile su scala globale.
Dalla collaborazione con Movember nel 2016, il DGR ha investito oltre 70.4 milioni di dollari australiani in ricerche all’avanguardia su test e trattamenti per il cancro alla prostata, iniziative che migliorano la qualità della vita degli uomini che convivono con la malattia e progetti innovativi per contrastare le patologie mentali come la depressione.
MA COME SI SVOLGE IL DGR?
Il ritrovo è segreto, e si scopre la location in prossimità della data del raduno, proprio per far sì che le persone si registrino sul sito web del DGR (www.gentlemansride.com), scelgano la città di riferimento del ride e facciano la loro donazione alla causa. I requisiti sono essenzialmente due:
una motocicletta vintage o modern classic e indossare un outfit formale o comunque a tema motorsport di un tempo, insomma dall’abito sartoriale, a quel look heritage che non ha età, fino alle divise militari.
Anche quest’anno tra i capi più significativi abbiamo visto le tute worker, sicuramente vintage, elemento del vestiario appartenente al motorsport di un’epoca in cui nelle officine ci si sporcava di più le mani. La sartorialità ovviamente non è mancata, molte sahariane, con varie tonalità di colore, e persino qualche field jacket.
Ogni città ha la propria organizzazione, a Torino per esempio è la DAPPER RIDER SOCIETY, che si occupa della gestione dell’evento, un gruppo di motociclisti di tutte l’età, con occupazioni diverse, che ogni anno con molto impegno e dedizione, riesce a regalare alla capitale sabauda una giornata sulla sensibilizzazione e la prevenzione del tumore alla prostata, condita da rock’n’roll, motori roventi e outfit elegantissimi.
Anche quest’anno Triumph Torino Ovest è stata main sponsor dell’evento, in primis esponendo le novità 2025, poi a bordo del Land Rover Defender marchiato Triumph, ha capitanato la parata. Presenti molti altri brand di motociclette al DGR, custom su basi Harley Davidson, anche le italiane come Moto Guzzi e Ducati, le Royal Enfield, ma le bicilindriche della casa di Hinckley andavano per la maggiore.
Degna di nota quest’anno, una ragazza che si è presentata con un Piaggio Ciao, uno dei ciclomotori più venduti in Italia, prodotto dal 1967 al 2006.
SI MA È SOLO UN RADUNO?
No, perché poi si parte per la parata con un giro attraverso la città, che tocca i principali punti di interesse, dove la musica degli scarichi delle motociclette diventa sinfonia per le persone a bordo strada, che scattando foto o filmando un mare di metallo che viaggia sull’asfalto, chiede a gran voce i giri al limitatore. I motociclisti sono una grande famiglia, quando però ci si unisce per una giusta causa, il potere delle due ruote diventa così forte da muovere il mondo intero.
BIKERS, AL PROSSIMO RIDE!
di Testi e foto di Nasario Giubergia
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