STÉPHANE BUTTICÉ
Spirito parigino, anima napoletana: la camicia secondo Stéphane Butticé
Chi è Mr. Butticé? Stéphane è un italo-francese nato all’ora del Negroni O’Clock (più...
La mobilità green non è solo una moda passeggera, ma una necessità crescente per migliorare la qualità della vita nelle nostre città. La bicicletta è il più GREEN tra i mezzi di locomozione, un mezzo non solo per veri appassionati, perché si adatta a tutti gli stili, come quello particolare del progetto CATTELAN CYCLES.
Ne parliamo con Sandro Cattelan, al quale chiediamo di raccontarci questa idea. “Il progetto è stato avviato a fine 2015, inizio 2016 in maniera più strutturata, ma se vogliamo dirla tutta, inizia con la mia passione per la bicicletta. Ricordo che fin da piccolo, da quando avevo 5 anni, facevo le prime customizzazioni alle bici. Il mio è stato un percorso articolato, per un periodo sono stato appassionato di biciclette d’epoca, e ne ho restaurate diverse”. Quindi il tuo sguardo è sempre stato rivolto al passato:
“Si, mi sono sempre piaciute le bici con i freni a bacchetta degli anni ’50, ma il mio interesse si è spinto a ritroso nel tempo fino a scoprire i modelli dei primi del ’900 tipici della Belle Epoque. Da tutte queste suggestioni, italiane, francesi, americane provenienti dal passato ho preso ispirazione, ho fatto una sintesi ed ho creato un progetto mio”.
Sandro Cattelan esegue i disegni delle biciclette da realizzare, ne disegna i minimi dettagli, segue la parte progettuale e coordina un gruppo di artigiani che ormai sono diventati come una grande famiglia. Sul sito possiamo trovare diversi modelli di biciclette da poter scegliere: “In realtà sul sito ci sono le prime creazioni, non ho mai il tempo di caricare tutte quelle realizzate con le diverse personalizzazioni” precisa Sandro per poi continuare: “A noi artigiani il tempo non basta mai, adesso ne sto facendo altre 4, e
ne ho in ordine altre due”. Il tempo sembra veramente essere una componente essenziale del suo lavoro, perché per fare una bicicletta Cattelan Style, ci vogliono veramente dei mesi, con numerosissimi passaggi produttivi.
Il team che coordina Sandro è composto da artigiani che lui definisce amaramente l’ultima generazione: “In effetti questi artisti sono gli ultimi che sanno fare queste lavorazioni, quando smetteranno di prodotti così non si riuscirà più a farne. Senza modestia, ma ho un paio di artigiani che sono gli unici in Italia e forse in Europa che riescono a fare realizzazioni di questo tipo”. L’orgoglio nel riuscire a realizzare prodotti così unici è tangibile nelle parole di Sandro.
OGNI BICICLETTA È LETTERALMENTE UN PEZZO UNICO AL MONDO E VIENE SIGLATA CON UN NUMERO DI SERIE, OGNI ESEMPLARE È DIVERSO DALL’ALTRO, PERCHÉ CIASCUNA BICI È REALIZZATA SECONDO L’ESTRO DEL MOMENTO E SULLA BASE DELLE RICHIESTE DEL COMMITTENTE, PERTANTO POSSIAMO AFFERMARE CHE SONO OPERE SARTORIALI, SONO REALIZZATE COME UN ABITO SU MISURA.
“Il dialogo preliminare con il committente è fondamentale” mi confida Sandro: “lavoro anche con l’estero, ma amo di più farlo con i clienti italiani, con i quali mi piace instaurare un rapporto interpersonale, conoscerne le esigenze, i gusti.
Per me dare una bici è qualcosa di speciale, infatti non le vendo a tutti. Tempo fa si presentò un signore esuberante che pretendeva gli facessi una bicicletta semplicemente perché se la poteva permettere. A lui interessava solo avere una mia bici, perché aveva la capacità di spesa per potersene permettere una, la pretendeva per poterla sfoggiare. Quando ho capito che mancava quella parte di ‘anima’ necessaria, non gliel’ho fatta, ho rifiutato il lavoro. Noi che le realizziamo ci mettiamo veramente tanto a livello di passione, di sentimenti, di cura e nei clienti cerco altrettanto”. La curiosità per i passaggi produttivi è altissima, ma Sandro non si apre più di tanto, ci sono segreti di produzione che rendono questi pezzi unici, che non svelerà mai, come il brevetto della Coca Cola. Una volta fatto il bozzetto, sulla base del modello scelto e sui desiderata del cliente, si parte dal telaio e poi … e poi c’è tanta manualità, ogni pezzo viene smontato, rimontato lucidato, sgrezzato, decapato … “Adesso sto realizzando una bicicletta per un signore di Vienna che mi ha espressamente richiesto di averla con un freno anteriore, perché girando in città e non essendo più giovanissimo con il solo contropedale non si sente più tanto sicuro. Stiamo realizzando un progetto ad hoc per lui che è un cliente storico, che già possiede altre due bici Cattelan Style. A breve dovrò portargliela di persona a Velden”. Tornando sul tempo, sono curioso di capire quante biciclette riesce a produrre, considerato che per ciascuna bici ci sono mesi di lavoro: “Ci vuole veramente molto molto tempo” esordisce Sandro: “non sono biciclette che possono andare in produzione a livello di 40 l’anno. È un prodotto di nicchia e mi va bene resti così, esclusivo, perché, come dicevo, oltre alla disponibilità economica, il cliente deve essere un appassionato”. Per fare un prodotto curato nei minimi dettagli il tempo è fondamentale ed anche la produzione segue i RITMI SLOW. Per mettere in risalto ogni singola cromatura c’è dietro una lavorazione lunghissima, che spesso non viene ancora percepita adeguatamente, e qui torniamo al concetto degli ultimi artigiani tanto caro a Sandro: “Per farti un esempio le pieghe dei manubri sono realizzate a mano. La filosofia di questo progetto è quella di mettere in risalto la capacità e la bravura tecnica di noi italiani.
Per me è stato importantissimo riportare in auge il lavoro degli artigiani, di chi lavora ancora nelle botteghe, nei piccoli laboratori situati a volte in borghi sperduti. Ho faticato a trovarli, persone con un sapere nelle mani eccezionale e con i quali si è creato quel legame umano che ha permesso la creazione di prodotti del genere. Se non ci fosse alla base questa comunione di intenti opere del genere non sarebbero possibili. Considera che qualcuno ha recuperato degli arnesi che utilizzavano i nonni 80 anni fa. Questa è la filosofia che sta dietro a questo progetto, realizzare biciclette con la stessa tecnica di 100 anni fa, poi è chiaro che nei cerchi in legno dentro c’è il carbonio, ma anche il minimo bullone viene smontato, grattato, dorato, cromato a seconda del modello. Purtroppo io sto lavorando con la terza generazione di questi artigiani e di giovani a bottega che possano prendere la sapienza, il testimone non ne vedo”. L’orgoglio, la soddisfazione di Sandro è vedere i clienti che provano le sue biciclette e ne restano impressionati, quasi stupiti da tanta scorrevolezza. Ogni bicicletta è numerata e siglata ed all’acquirente viene rilasciato un certificato di proprietà con anche i dati tecnici di ogni singolo pezzo, per qualsiasi evenienza futura. Il costo per questi gioielli parte da 4.900 euro ed aumenta in base alle personalizzazioni richieste. Un costo che non rispecchia il tempo impiegato nella realizzazione e nell’unicità, se comparato ad alcune biciclette industriali che si trovano sul mercato.
Ma scommettiamo che in futuro i prezzi tenderanno a salire!
di Simone Gismondi
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