WHO ARE THEPLAYERS: BEATRICE GIGLI

SPESSO ABBIAMO OSPITATO NELLE PAGINE di thePLAYERS Magazine DONNE CHE HANNO FATTO PROPRIO LO STILE SARTORIALE DELL’ABITO MASCHILE, ADATTANDOLO IN MANIERA PERSONALISSIMA ALLA PROPRIA ESSENZA E BEATRICE GIGLI SUBLIMA QUESTO ASPETTO.

L’ABBIAMO INCONTRATA TRA UN EVENTO ED UNA CONFERENZA STAMPA CHE CURA CON LA SUA AGENZIA DI COMUNICAZIONE ED ABBIAMO AVUTO IL PIACERE DI CONOSCERE MEGLIO QUESTA MODERNA PLAYER.
Chi è Beatrice Gigli?
Dopo la formazione umanistica, che per me è stata fondamentale e definitiva, ho conseguito la laurea in economia con un master sui fondamenti giuridici per l’attività manageriale. Sono sempre stata un’appassionata di linguaggio e comunicazione, di arte e di estetica, passione che è diventata il mio lavoro. Sono una donna in carriera con uno stile ben definito e riconoscibile.
Ho tante passioni: sono una collezionista di arte, di libri, pratico l’equitazione, gioco a tennis, vado in bicicletta.
Di cosa ti occupi?
Ho fondato la Beatrice Gigli Communication, un’agenzia di Relazioni Pubbliche, Media, Istituzionali e Comunicazione, che opera in tutta Italia nei settori dell’intrattenimento, della moda, del beauty, del food, del design, del lifestyle, ma soprattutto dell’arte e della cultura. Sono anche giornalista pubblicista e scrivo di cultura e società.
Cosa ti ha spinto ad iniziare la tua attività?
Comunico ergo sum. È il mio mododi essere, di vestire, di amare, di lavorare. La comunicazione è profondamente utile e necessaria e per questo cerco di farlo in modo bello, coinvolgente e attrattivo. Comunicare la cultura, con cultura. La comunicazione è il mio mestiere, la mia passione, la mia natura. Essere un ponte tra persone, istituzioni, tra la notizia ed i riflettori mediatici.
Hai uno stile personalissimo, chi ti ha influenzato?
Mi piacciono i ribelli, gli anticonformisti, chi trasforma il proprio pensiero in stile e personalità, di tutte le epoche. Per citare qualcuno tra i tanti del passato e del presente: George Sand, Colette, Sulpicia, la poetessa romana che istituì un circolo letterario tra il VI e VII secolo a.C. frequentato anche da Tibullo e Ovidio; il temperamento della pittrice Artemia Gentileschi, Filippo D’Orleans, fratello di Luigi XIV, l’avvocato Gianni Agnelli.
Mi influenza la loro personalità, il loro pensiero. Il modo di vestire, sartoriale e spesso in cravatta, lo sento mio, mi rassicura e soprattutto è facile perché so cosa indossare senza mai sentirmi a disagio e fuori luogo.
Per fare una piccola digressione sullo stile/cultura, posseggo una bellissima cravatta sette pieghe di Ugo Cilento raffigurante Sulpicia (anche se molti dicono si tratti di Saffo). Amo i tessuti Solaro, come l’avvocato Agnelli, i rever a lancia, la spalla insellata e ‘alla napoletana’, il collo francese, il fiocco anarchico e la lavalliere, i guanti e i cappelli. Amo i dettagli.
Dieu est dans le detail.
La rappresentazione di te è il manifesto del tuo stile, della tua personalità …
Attraverso le immagini racconto ciò che mi piace, come mi sento, il mio lavoro. Punto molto sul mio lavoro. Un individuo che si presenta bene e con uno stile ricercato, indubbiamente già risulta gradevole agli occhi di chi lo osserva. Tutto deve essere ‘sublimato’ dal garbo dell’eleganza. Questo fa davvero la differenza e aiuta a raggiungere una grande pace interiore. Un abito di sartoria, gli accessori ricercati, sono solo appendici del garbo e della buona creanza. Nei rapporti interpersonali sono determinata ma sempre mantenendo un profilo basso. Non esagero, non ostento, sono semplice nell’approccio. La vera eleganza è determinata dal garbo, dal pensiero, dall’essenza, e dal vestire. E ovviamente dalla cultura, che non è quella accademica, ma quella fruibile da tutti all’interno delle biblioteche e dei musei.

di Simone Gismondi

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