Gum Design

Gumdesign, studio creativo di Viareggio, si occupa di architettura, industrial design, grafica, art direction per aziende ed eventi. I loro fondatori sono Laura Fiaschi e Gabriele Pardi.

Il loro design è come se cristallizzasse gli oggetti nel tempo, senza lasciarli fuori da noi, ma facendoci riappropriare della loro anima attraverso un percorso intimistico in un ricordo atavico. Tensione emotiva e sogno si uniscono nei progetti di Laura e Gabriele, alla ricerca di una contemporaneità che diventa negli oggetti un equilibrio dinamico fatto di archetipi e purezza, fino a renderli iconici. La Gumdesign ha esplorato un modo nuovo di fare design, arrivando all’autoproduzione in un’esaltazione sublime dell’artigianalità e della materia. La realtà creativa di Gumdesign si afferma nel settembre 2014, quando i due designer hanno avuto la possibilità di partecipare a Marmomacc di Verona, la fiera internazionale più importante al mondo per il settore lapideo, con il progetto La casa di Pietra: un allestimento di grande impatto, con il quale si è aggiudicato il Best Communicator Award 2014 nella sezione ‘Design’ con la seguente motivazione: “Per il delicato allestimento che parte da un’interpretazione iconica della casa per comporre un mosaico di forme potenzialmente infinite”. Lo spazio guidato orizzontalmente da una striscia creata sul pavimento con tessere di mosaico bianche si fa viaggio nella memoria abitativa, quando le caverne non erano più solo un rifugio sicuro ma diventano narrazione di ciò che siamo, attraverso oggetti e disegni che in modo simbolico esprimono la sfera affettiva e sociale. Nel progetto, la pietra diventa l’elemento essenziale, perché in grado di riportarci in una dimensione ancestrale sviluppando tutta la nostra immaginazione emozionale. Il progetto ha coinvolto aziende che realizzano oggetti di marmo unito ad altri materiali (cuoio, pelle, acciaio, cristallo, argento, ferro); ogni oggetto si fissa alle età evolutive dell’uomo, unendo funzionalità e anima propria. L’allestimento ha cominciato a girare il mondo, così con il passare del tempo questo progetto culturale si è trasformato da mostra espositiva in impresa collettiva. Le collezioni esposte sono passate da 10 a 50, mentre gli artigiani che collaborano al progetto sono oramai 34 e provengono da tutta Italia. Ciò che li accomuna sono l’Alta Artigianalità, con tutto il loro ‘saper fare’, e una creatività del tutto italiana, in grado di realizzare “oggetti funzionali, iconici e poetici”, capaci di esprimere una loro anima interiore creando una forte relazione con il loro utilizzatore. In questo modo, La Casa di Pietra diventa “una piccola enciclopedia visiva di tecniche, materiali, lavorazioni e sensibilità”, espressione dell’Alto Artigianato dell’Italia intera.

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Per le collezioni si usa materia marmorea di alta qualità, però per evitare gli sprechi vengono utilizzati solo gli scarti di lavorazione dei blocchi più grandi. Esempi degli accostamenti materici nelle collezioni Impronte, centrotavola traslucidi fatti con vetro e marmo, con uno spessore di 3-4 mm, ottenuto grazie alle maestranze artigiane. Nei centrotavola Cesta e Corba la vita rurale viene evocata dai manici e maniglie in cuoio naturale, lavorate artigianalmente, accostati alle ciotole in marmo, prodotte con lavorazione ‘digitale’ per avere nell’insieme un effetto di grande leggerezza. La collezione Avvolti, invece, mette al centro il concetto di protezione, per questo il vaso di marmo bianco statuario dalla forma pura viene protetto da un secondo vaso di cartone alveolare, utilizzato di solito per il packaging, conferendogli stabilità e, appunto, protezione. Successivamente La Casa di Pietra è stata selezionata nell’ADI Design Index 2016 per la sezione ‘Ricerca di Impresa’ e ha concorso al Compasso d’Oro 2018 nell’omonima sezione. Infine, la collezione Impronte ha fatto entrare Gumdesign tra i progettisti finalisti del Meneghetti Internazional Art Prize 2018. Tra i molti oggetti progettati uno in special modo rappresenta lo spirito di Gumdesign: Swing, un calice di cristallo dove la funzionalità e il gioco si uniscono creando un calice ‘a dondolo’. Il piede del bicchiere è rialzato verso l’alto, creando un circolare ricurvo, permettendo con un semplice tocco delle dita un movimento oscillatorio ideale per la decantazione e degustazione del vino. Qui la fusione dell’aspetto ludico con la funzione dell’oggetto è evidente, diventando realizzazione di un sogno. Numerosissime le collaborazioni con il mondo universitario, dal 2017, Laura e Gabriele sono i coordinatori e docenti del primo Master in Design – Innovazione e Prodotto per l’Alto Artigianato presso lo IED Firenze. Tra i loro molti clienti, possiamo ricordare: Biennale di Venezia, Bormioli Rocco, Ceramiche Mazzotti, Este Ceramiche, Fedrigoni, Fiat, Fiera Milano, Fiera Verona, Fiera Vicenza, F.lli Guzzini, FriulMosaic, Giovannetti Collezioni, Il Casone, Invicta, Lagostina, Lavazza, Martinelli Luce, Max&Co, Mercedes-Benz, Museo Pecci, Napapijri, Nastro Azzurro, Nerosicilia, Red Bull Italia, Sacerdote Marmi, San Pellegrino, Swarovski Italia, Telefono Azzurro, Triennale di Milano, Vhernier.

di Simona Menicagli

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