L’ORA D’ARIA AL DAI DAI.
Un luogo dell’anima, una madeleine di proustiana memoria.
Per chi ha vissuto il “Dai Dai” in stagioni più o meno lontane della...
I calendari dell’avvento hanno iniziato a dispiegare le loro sorprese, le temperature si stanno abbassando giorno dopo giorno, le luci e gli addobbi natalizi sono protagonisti nelle strade delle nostre città e il conto alla rovescia è iniziato; ormai il Natale è alle porte!! Calma “players”, non fatevi prendere dal panico!
Federico Bellanca, firma del magazine thePLAYERS e grande esperto di spirits, food e miscelazione ci da alcuni consigli, se l’orientamento è quello di regalare o regalarci un liquore che scaldi l’atmosfera e ci faccia meditare …
Natale si avvicina, e la domanda su cosa regalare, per fare una bella figura ad esempio ad una cena, è sempre più frequente. Sappiamo quanto il moderno gentleman gradisca una bella bottiglia di Whisky o di Rum; spesso seguendo i sentieri tracciati si va sul sicuro, ma si rischia al contempo di apparire noiosi. Men che mai presentarsi portando tra le mani, un brand da supermercato, si parrebbe non competenti o peggio ancora, frettolosi di aver fatto una scelta all’ultimo minuto, giusto per non presentarsi a mani vuote. Per non farvi arrivare alle feste impreparati, abbiamo selezionato per voi 5 bottiglie di ottimi invecchiati, accompagnate da altrettante belle storie, per conquistare tutti, sia nel bicchiere, sia nella conversazione:
The Balvenie Doublewood
The Balvenie viene fondata da William Grant nel 1892 all’interno degli stabilimenti abbandonati della magione “Balvenie new house” all’epoca abbandonata. La produzione inizia il 1 maggio 1983, con un whisky di puro malto, puramente dedicata all’assemblaggio del blended whisky Grant’s. nel 1923 avviene il passaggio della distilleria da William a suo figlio John Grant e fu grazie a lui che The Balvenie riuscì ad espandersi strutturalmente e a raggiungere i livelli di qualità che ancora oggi la rendono unica.
The Balvenie Doublewood è la prima sperimentazione al mondo di un doppio invecchiamento, prima in botti ex bourbon e per finire botti sherry cask. È un whisky dolce, morbido ed avvolgente: un 12 anni di carattere e di grande bevibilità.
Brugal 1888
È prodotto al 100% con canna da zucchero dominicana che va in lavorazione entro le 24 ore dalla raccolta. La bottiglia è lavorata a mano, il tappo sigillato con ceralacca.
Brugal 1888 è un rum di melassa con un doppio invecchiamento fino a 14 anni: in botti di quercia bianca americana ex bourbon fino a 8 anni e, successivamente, in botti di quercia rossa europea ex sherry oloroso fino a 6 anni. I primi 8 anni danno a 1888 i tipici aromi caldi della botte ex bourbon, il secondo passaggio di 6 anni in quella ex sherry gli dona gli aromi più fruttati, morbidi e rotondi, un gusto che evolve in bocca sorso dopo sorso e un retrogusto lungo e persistente.
Equiano
Equiano è un premium rum Invecchiato, 100% naturale senza coloranti, aromi, spezie e ovviamente zucchero aggiunto. Nasce dalla collaborazione tra la prestigiosa Grey Distillery nelle Mauritius e la Foursquare Distillery nelle Barbados. Il rum viene miscelato e maturato in botti di quercia biancaamericana precedentemente utilizzate per il bourbon. A causa del clima tropicale, sia alle Mauritius che nei Caraibi, l’angel share è molto elevato,quindi il rum dopo 8 anni avrà la stessa maturità di uno spirito Invecchiatoin Europa per circa 21-24 anni. Con Equiano, Ian Burrell e il suo team hanno deciso di dare vita a un rum che celebra quello in cui credono, e per questo gli hanno dato il nome di “Olaudah Equiano”, un eroe non celebrato che si è battuto per l’uguaglianza. Olaudah Equiano era un imprenditore che durante la sua vita ha combattuto per la libertà ed ha fatto la storia. Come il rum, è nato in Africa, ha viaggiato nei Caraibi e si è stabilito nel Regno Unito dove, dopo aver aperto la strada alla liberazione, è diventato una figura di spicco nel movimento per la libertà e l’abolizione della schiavitù in Gran Bretagna e negli Stati Uniti.Equiano era un coraggioso visionario i cui valori si sposano perfettamente con le convinzioni di Ian e del suo team. Ed è per questo che, ogni anno, il 5% dei profitti aziendali viene devoluto ad associazioni o progetti che hanno come obiettivo la promozione della libertà e dell’uguaglianza di tutti gli esseri umani.
The Real McCoy
The Real McCoy è un rum che rispecchia al meglio lo stile dei rum di Brbados. È un single blended che combina due metodi di distillazione: continuo in colonna coffey e discontinuo in pot still nella forma tradizionale “”double retort””. Nasce dalla mente di Bailey Pryor, produttore cinematografico americano, durante le riprese di un documentario dedicato alla curiosa storia di Bill McCoy, leggendario “”Rum Runner”” diventato famoso durante gli anni del proibizionismo. Innamoratosi del personaggio protagonista del suo documentario, Bailey decise così di far nascere un nuovo rum in suo onore, The Real McCoy: bisognava prima di tutto disporre di un grande liquido, come quel rum che il celebre Rum Runner del proibizionismo contrabbandava in mezzo all’oceano. Bailey partì verso Barbados per incontrare RIchard Seale, il proprietario e master distiller della Foursquare, conosciuto come uno dei migliori distillatori al mondo, colui che oggi distilla e assembla the Real Mcoy. Bill MC Coy, il contrabbandiere di rum, pioniere dei “”Rum Runners””, era stato il primo a salpare per i Caraibi ritornando verso New York con le stive cariche di barili di rum. Bill McCoy nasce nel 1877 da una famiglia di origine scozzese. diventato famoso per essere un “”fuorilegge gentiluomo”” era tutt’altro che estraneo al mare: era un esperto navigante, è anche per questo che si trovò a suo agio a veleggiare fra le isole dei Caraibi e verso tutte le destinazioni che potevano fornirgli alcool di qualità da commerciare nella sua enoteca galleggiante in acque internazionali. McCoy veniva da una formazione di scuola nautica nello stato della Pennsylvania, con all’attivo anni di navigazione, diventò anche un rispettato costruttore di barche, attività che lanciò insieme al fratello una volta trasferitori in Florida prima di dedicarsi al mestiere di bootlegger, una carriera che dovette intraprendere a causa di una profonda crisi del suo cantiere. Bill diventò famoso per un’idea geniale: durante gli anni del proibizionismo il limite delle acque internazionali era fissato a 3 miglia, per questo motivo McCoy si assicurava sempre di rimanere lontano da questo limite, invalicabile per le forze dell’ordine americane, ciò permise al celebre Rum Runner di commerciare il suo rum senza mai farsi catturare dalla polizia. La ragione per cui Bill diventò famoso, guadagnandosi il soprannome di “”The Real McCoy”” fu grazie la sua fama di “”contrabbandiere gentiluomo””: spesso infatti i suoi colleghi alteravano il rum diluendolo e addizionandolo con altre sostanze, mentre Bill manteneva intatti i iquidi che vendeva, garantendo sempre il massimo della qualià, una qualità assoluta, vera, “”Real”.
Glenrothes
Glenrothes è una storica distilleria dello Speyside scozzese, fondata nella cittadina di Rothes nel lontano 1878. L’edificio tradizionale ha un grande fascino anche perché proprio lì a fianco sorge un cimitero celtico dalle caratteristiche curiose: le lapidi risultano infatti completamente annerite del fungo Baudoinia Compniacensis, il quale è molto ghiotto di etanolo e dalle cantine di Glenrothes ha poi trovato terreno fertile per infestare il vicino camposanto. La distilleria fa parte della stessa famiglia di Macallan e Highland Park, due realtà prestigiose sotto il cappello del Gruppo Edrington, e con i suoi 10 alambicchi è in grado di produrre fino a 5,6 milioni di litri di new make spirit l’anno. Solo una minima parte di quanto distillato finirà in bottiglia come Single Malt perché Glenrothes, grazie alla personalità pronunciata, è da sempre un elemento fondamentale dei famosi blended Cutty Sark e The Famous Grouse. Assaggiare Glenrothes nella sua espressione pura è quindi un piacere esclusivo, adatto a chi adora uno stile di Scotch robusto e deciso.
di Federico S. Bellanca
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