Sassicaia vino mitico!
Intervista al Marchese Nicolò Incisa della Rocchetta
Il Sassicaia è un vino leggendario, un’eccellenza assoluta, basti pensare che la sera dell’addio...
Il futuro dell’automotive percorre la strada che porta all’impatto ambientale zero. Complice anche la linea politica dell’attuale Europarlamento di vietare la vendita di vetture benzina e diesel nel 2035. Il desiderio è quello che a partire da tale data, tutte le vetture di nuova immatricolazione dovranno obbligatoriamente essere 100% elettriche, anche se le resistenze a livello politico, di lobby e di movimenti d’opinione sono molte. Nel panorama automobilistico delle auto elettriche, si affaccia un brand francese dallo stile retrò: DEVINCI CARS.
Fondata nel 2017 da Jean Philippe Dayraut, pilota professionista e progettista-costruttore, Dayraut infonde in Devinci la sua passione per la tecnologia automobilistica, la meccanica, la competizione e l’arte, con l’obiettivo di creare veicoli elettrici di lusso. Devinci Cars, infatti, presenta sul mercato una vettura che combina maestria artigianale a impatto zero e design ispirato agli anni ’30. Ogni vettura viene esclusivamente realizzata a mano e con materiali eco-friendly, evitando sostanze nocive come diluenti, prodotti chimici e mercurio. Sono dotati di batteria al litio e un motore da 15 kW, che permette di raggiungere una velocità da 0 a 50 km/h in meno di 5 secondi ed un’autonomia di 230 km.
FORME, TECNOLOGIE E COLORI RENDONO QUESTE VETTURE DELLE VERE E PROPRIE SCULTURE DALLE QUALI È IMPOSSIBILE NON RIMANERNE AFFASCINATI.
Ho avuto modo di guidare una Devinci per le meravigliose strade della Costa Azzurra in occasione del primo Rallye de Serma, lo scorso 7 maggio, (2023, ndr) evento organizzato da Devinci e Serma Group in concomitanza con il Gran Premio di Formula E di Montecarlo. Partiti da St.Tropez insieme ad altri quindici equipaggi, ci siamo immersi nei panorami mozzafiato e nelle curve della riviera francese in direzione del Principato di Monaco, passando per Saint- Raphaël, Cannes, Antibes, Nizza e Villefranche-sur Mer.
SALENDO A BORDO, ANZI SALTANDOCI LETTERALMENTE DENTRO, L’IMPATTO INIZIALE È FORTE: SI FA DAVVERO DIFFICOLTÀ A CAPACITARSI DI ESSERSI SEDUTI SU UN AUTO APPENA USCITA DI FABBRICA, ANZICHÉ SU UN MEZZO D’EPOCA.
Il volante in radica, la strumentazione essenziale disposta sulla plancia in alluminio smerigliato, i cerchi a raggi, un rollbar centrale, gli inserti in pelle ed un piccolo profilo in plexiglass che funge da parabrezza, rendono questo gioiellino una macchina del tempo. Ci pensa l’indicatore elettronico del livello di batteria e riportarci nel presente. Certo, se anche voi come me siete dei nostalgici affezionati al rombo dei sei cilindri a V ed al soave e inebriante profumo di benzina, rimarrete delusi. Ma questo è il prezzo che siamo chiamati a pagare per la modernità! Definire divertente guidare la Devinci è un eufemismo! In modalità Sport si sente tutta la spinta del propulsore elettrico che, mea culpa, avevo scioccamente sottovalutato. Grande maneggevolezza e controllo anche nelle curve più tortuose ed una risposta in frenata eccellente. Ecco, per come l’ho guidata all’estremo delle sue potenzialità, se avessi avuto i freni a tamburo d’antan anziché la tecnologia moderna di cui è composta Devinci, credo che l’avrei appiccicata sulle calanche rosse de la Corniche de l’Estérel. Quando si dice che essere troppo nostalgici fa male!
All’arrivo a Montecarlo non ho resistito alla tentazione: mi sono staccato dal gruppo ed ho fatto il giro dello storico tracciato con l’entusiasmo di un bambino al parco giochi! Rettilineo di partenza e poi Sainte Dévote e Beau Rivage; a seguire curva del Casinò, Mirabeau Haute e tornante stretto del Grand Hotel. Dopo Mirabeau Bas e Portier eccomi affrontare il Tunnel più affascinante del mondo per chi è cresciuto, come il sottoscritto, a pane e Formula 1. Rapido colpo d’occhio alla mia sinistra per ammirare lo Yacht Club prima di giungere alla curva del tabaccaio e alla Rascasse; a questo punto acceleratore a tavoletta fino al traguardo. Se non fosse stata per una forzata ‘chiamata ai box’ per ricaricare la batteria della mia biposto credo che sarei rimasto a girare fino al giorno dopo!
DEVINCI OFFRE AI SUOI CLIENTI LA POSSIBILITÀ DI PERSONALIZZARE IL PROPRIO MEZZO SOTTO OGNI MINIMO PARTICOLARE, AVVALENDOSI DEL SUPPORTO DI ARTIGIANI LOCALI IN GRADO DI REALIZZARE UN AUTO TAILOR MADE UNICA ED ESCLUSIVA.
Nonostante il mercato delle auto presenti già centinaia di vetture elettriche per le più svariate esigenze, credo che Devinci rappresenti la scelta più adatta per chi ha a cuore, oltre l’ambiente, l’autenticità, l’estetica e quel senso di libertà che solo il cielo che fa da tettuccio può dare.
di Giorgio Giangiulio
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