MO’LOFT: STILE RUGGENTE PER TUTTE LE GENERAZIONI
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Nella costa toscana, tra poggi ondeggianti e vigneti che si perdono all’orizzonte, ogni passo racconta una storia. Ci troviamo in una delle aziende più estese di tutto il territorio bolgherese, nata più di 20 anni fa. Tra le colline e la costa tirrenica prendono spazio i 100 ettari, di cui 64 vitati attualmente in produzione, di Poggio al Tesoro, azienda del gruppo Marilisa Allegrini. “Volevamo una zona che rappresentasse per noi una sfida e l’abbiamo trovata in Bolgheri, luogo di eccellenza qualitativa in cui ci siamo potuti esprimere in piena libertà adattando la nostra lunga esperienza viticola alle magnifiche caratteristiche del territorio.
La luce di questa terra mi ha davvero conquistato al primo sguardo, è stato un colpo di fulmine che ancora oggi mi fa battere il cuore” spiega il CAV. LAV. MARILISA ALLEGRINI che, affiancata dalle figlie Carlotta e Caterina e dal loro padre Giancarlo, guida l’omonimo gruppo di famiglia in cui oltre Bolgheri è protagonista la Valpolicella con Villa Della Torre e Montalcino con San Polo. Ciascuna azienda vede una squadra dedicata e qui a Bolgheri ad occuparsi della produzione dei dieci vini firmati Poggio al Tesoro ovvero Solosole, Pagus Camilla, Cassiopea, Pagus Cerbaia, Mediterra, Il Seggio, Sondraia, Sondraia Bianco, Poggio al Tesoro Dedicato a Walter e Teos – è l’enologo CHRISTIAN COCO che abbiamo incontrato.
“Queste terre bolgheresi sono il gotha del vino. Lavorare qui ogni giorno è un vero onore” ci racconta, spiegandoci poi come la scelta delle varietà e dei portainnesti abbia seguito un’analisi ben precisa delle caratteristiche pedologiche ed ambientali di tutte le zone vitate. “Partendo da terreni sabbiosi ricchi di scheletro, scelti appositamente per coltivare vitigni che esprimono concentrazione e potenza, come il Cabernet Sauvignon e il Cabernet Franc. Passando poi per terreni argillosi, dove sono i minerali ad essere presenti in abbondanza, perfetti per coltivare vitigni come il Merlot, per i quali si ricercano l’eleganza, i profumi e l’armonia. Quasi subito dopo la nascita dell’azienda è stato inserito il Vermentino, per produrre un vino bianco profumato, con tipici sentori vegetali, ma intenso e longevo”.
Gli fa eco Marilisa Allegrini dicendo “Il Solosole è un vino a cui tengo tantissimo, in un territorio, come quello bolgherese, dove sono i vini rossi ad essere maggiormente prodotti, ho deciso di creare un vino bianco che non affinasse in legno ma che potesse rimanere in bottiglia per lungo tempo. È, per questo, che – insieme alla mia famiglia – abbiamo deciso di chiamarlo SOLOSOLE. Si tratta di un vino prodotto solo con la forza del sole, aiutato dal vento, dal terreno e del mare: il mio vino da tutti i giorni”.
I vigneti di Poggio al Tesoro insistono su quattro poderi: Via Bolgherese, Chiesina di San Giuseppe, Le Sondraie e Valle di Cerbaia. Ognuno di loro racconta una parte della storia dell’azienda. Ad esempio, il vigneto delle Sondraie, vicino al mare ma anche al Viale dei Cipressi, è l’appezzamento più grande della tenuta, il primo ad essere stato acquistato e il primo ad essere vitato. È il terreno che ha dato inizio all’avventura bolgherese di Marilisa, Carlotta e Caterina e che, proprio per questo, dà il nome al vino bandiera dell’azienda, il Sondraia.
I VINI
Il SONDRAIA è un Bolgheri Superiore, prodotto con Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc. L’azienda possiede due vigneti in Via Bolgherese, nella zona che localmente viene chiamata ‘Soprastrada’, da sempre considerata la migliore del territorio bolgherese per la produzione di vini rossi. Qui nasce il vino DEDICATO A WALTER di Poggio al Tesoro, così chiamato in onore del fratello di Marilisa, Walter, mancato all’inizio dell’avventura Bolgherese e che, proprio qui, sognava di produrre un Cabernet Franc in purezza.
Il CASSIOPEA, un rosato che prende il nome dalla costellazione Cassiopea, che sembra a a volte una M ed altre una W (le iniziali di Marilisa e Walter) insieme al SEGGIO, il Bolgheri DOC dell’azienda, che porta il nome del fiume presente a Bolgheri, completano la linea dei vini di Poggio Al Tesoro. Due vini freschi, immediati e capaci di presentare al mondo lo stile identitario dell’azienda. Per far conoscere i propri vini, la tenuta propone una serie di degustazioni che includono la visita della cantina, la passeggiata tra i vigneti e il racconto della storia di famiglia. Queste degustazioni vengono realizzate nel vigneto delle Sondraie proprio sotto quella luce di Bolgheri, dove “terra e mare si incontrano”, che nel 2001 fece innamorare Marilisa Allegrini.
di Norma Judith Pagiotti
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