WHO ARE THEPLAYERS: AMIDÉ STEVENS
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Michele Massaro è fiero figlio della sua terra, di quel Friuli operoso, schietto, pratico, per certi aspetti quasi ieratico. Oggi è considerato il ‘fabbro degli chef’, perché i suoi coltelli, vere opere d’arte, sono impugnati quotidianamente da alcuni dei più importanti chef stellati italiani e non solo. Tuttavia la sua carriera di battiferro è relativamente giovane … Tutto ebbe inizio nel 1400, quando il Conte Nicolò di Maniago chiese la concessione al Magistrato delle Acque per realizzare il canale idrico che avrebbe alimentato, e tuttora alimenta, il primo battiferro destinato a costruire armi per la Serenissima. Ma dicevamo, l’attività di Michele è relativamente recente ed inizia nel 2015, quando folgorato dall’anima del luogo, riapre l’Antica Forgia Lenarduzzi, l’unico battiferro a Maniago ancora funzionante come allora, con carbone, acqua e muscoli. Come Efesto si aggira nei vulcani, Massaro si aggira in questa storica forgia, modellando dapprima attrezzi tradizionali, per poi passare, grazie alla sua grande passione, ai coltelli da cucina. Come tiene a sottolineare Michele: “Il mio paese ha un’economia basata da sei secoli sulla produzione di lame. Io il mio lavoro me lo sono inventato applicando la tecnica tramandata alle esigenze della cucina contemporanea. SONO L’UNICO BATTIFERRO DEL QUATTROCENTO ANCORA ATTIVO”.
La forgia è un ambiente ostile, che solo una smisurata passione per le tradizioni, per il territorio, per gli uomini che hanno tramandato un saper fare secolare e per quella lingua che ha saputo raccontare e dare un nome a tutto, permette di rivoluzionare un mestiere antico con spirito moderno. Oggi, oltre ai prodotti da taglio della tradizione, i coltelli da cucina sono gli oggetti nati nella forgia che meglio esprimono le qualità di Michele Massaro, infatti i suoi maestri non sono stati tanto i coltellinai, ma piuttosto i cuochi. Infatti, proprio grazie a loro, studiandone i gesti e capendone le esigenze hanno consentito a Massaro di realizzare lame di assoluta perfezione, che se da un lato all’inizio guardavano ad oriente verso il Sol Levante, oggi hanno mantenuto un’identità maniaghese grazie al brute de forge in bella vista; quelle perfette imperfezioni sono un marchio identitario fortissimo, un legame con secoli di storia del territorio. La produzione è solo su ordinazione, non esiste magazzino. Al momento è possibile realizzare 6/7 coltelli a settimana. Naturalmente molti sono i progetti speciali e le linee realizzate ad hoc per cuochi stellati del calibro di Colagreco, Crippa, Ruggieri, Corelli, Klugmann, Tassa, Cuttaia, Parini, Costardi, Tokujoshi, Scarello, Pisani e Negrini, Pierangelini Sr e Jr, Baronetto, Ducasse, Redzepi, Martinez, Cantafio, giusto per citarne alcuni …
MA MICHELE MASSARO È ANCHE UN ESTETA E DIVERSAMENTE NON POTREBBE ESSERE, QUANDO SI LAVORA CERCANDO LA PERFEZIONE NEI PRODOTTI CHE SI REALIZZA. LA SUA PASSIONE PER L’ABBIGLIAMENTO È PALESE NELL’IMMAGINE CHE TRASMETTE DI SÉ.
Come nasce la tua passione per l’abbigliamento?
Direi che sono un appassionato del ‘bello’ e non potrei comprendere ciò che faccio se non me ne nutrissi, se non lo approfondissi quotidianamente. Sono affascinato e attratto dal bello nei campi più diversi, ha sempre fatto parte della mia vita e cerco di introdurlo in tutte le occasioni del quotidiano. Ad esempio l’abito delle foto in fustagno beige è il mio abito da caccia, di cui me ne sono fatto fare una copia per le occasioni importanti da giorno. Mi piace avere la piena padronanza e conoscenza delle regole classiche per poi avere la consapevolezza di trasgredirle in modo intelligente quando lo decido io e non per errore. Quali sono i tuoi capi preferiti e qual è il tuo stile? Sicuramente tutto ciò che profuma di eleganza artigianale, tutto ciò che è vivo mi piace. Direi che il mio stile è quello classico con un occhio di riguardo per la sartoria partenopea, anche se con tessuti un po’ più dandy, un po’ più eccentrici. In genere quando scelgo un capo cado sempre in un taglio o in un dettaglio che lo rende al di fuori delle regole, qualcosa di particolare, riconoscibile che fa la differenza. Oltre alla continua tensione verso il bello, una cosa che indirizza molto la mia scelta è la storia che c’è dietro al prodotto, sia per quanto concerne gli abiti ed i tessuti, sia per i prodotti che danno piacere alla vita come il vino, i distillati, i sigari ecc…
Dunque Michele Massaro è un vero player, personaggio eclettico dalle molteplici sfaccettature: un mix tra un moderno Efesto in versione dandy, ed un moschettiere intellettuale, bonne vivant con muscoli d’acciaio.
di Simone Gismondi, Foto di Christian Bazzo
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