Who Are thePLAYERS?: Cristian Sutti.

Il riusco creativo: tra vintage, pezzi unici e artigianalità.

thePLAYERS Magazine ha incontrato Cristian Sutti, eclettico designer, anima di 2010 limited edition, vero ‘player’ che affronta questa nuova sfida accompagnato dalla passione che solo le cose fatte con cuore sa alimentare!


Quando è nato il progetto ‘2010 l.e.’? Qual è stata la sua genesi?
Il marchio e il logo 2010 l.e. hanno origini lontane, nascono il 20 ottobre 2010, ma solo due anni e mezzo fa ho iniziato a lavorarci. Nel frattempo la passione che ho sempre avuto per il vintage è cresciuta ed ha raggiunto una maturità  tale per cui il progetto non era più rimandabile. Sono partito con gli anelli, realizzati con i tasti di vecchie macchine da scrivere, per poi ampliare la collezione ad altri gioielli. Subito dopo sono arrivati gli elementi di arredo, le installazioni, gli accessori, in una continua evoluzione. Oggi riusciamo a coprire quasi tutto il tema del riuso creativo del vintage.

Il ‘riuso creativo’ è un tema di grande attualità oggi …
Secondo me quello che spesso viene chiamato ‘riuso creativo’ in realtà è un lavoro di restauro e recupero di oggetti di modernariato. Il concetto di ‘riuso creativo’  è differente ed io sono tra i pochissimi a farlo, almeno in Italia. Il tema è effettivamente attuale, soprattutto il riuso a fini ecologici, tant’è che all’Accademia delle Belli Arti di Brera insegnano Eco-design, con una specifica attenzione al riutilizzo delle materie ecologiche, quindi un po’ diverso da quello che faccio io con 2010 l.e.

Come nasce il processo creativo, la trasformazione di un oggetto in qualcosa di diverso, di nuovo?
La trasformazione di un oggetto ha diversi aspetti, il primo è  puramente artistico. In questo caso la traformazione è guidata da un’idea, una visione, che scaturisce dallo ‘spirito’ dell’oggetto stesso. E’ il caso principale delle installazioni, dove elementi vintage vengono mixati con oggetti e/o materiali più moderni.
Nel secondo caso troviamo oggetti che potrebbero avere molteplici ‘riusi creativi’. In questo caso fondamentali sono gli input del team; con il classico brain storming per delle soluzioni affinchè l’oggetto non sia monotematico e possa essere fruibile da più persone. Infine la terza opzione, quella dove ci viene richiesto un particolare lavoro da parte di un committente, con il quale ci confrontiamo proponendo molteplici soluzioni. Ovviamente tutte queste strade hanno un unico comun denominatore: GLI ARTIGIANI, SENZA I QUALI NULLA SAREBBE POSSIBILE.

I vostri lavori nascono da uno studio di fattibilità, di progettazione per poi venire realizzati dalle sapienti mani di artigiani. Si tratta di un connubio perfetto tra nuove visioni e antichi mestieri …
Questo connubio si può tradurre con creatività ed esperienza, idea e manualità. L’esperienza dei nostri artigiani, ormai fidelizzati, è preziosa, spesso fanno emergere problematiche tecniche che non erano state prese in considerazione, perchè in fase progettuale ci facciamo trasportare dall’idea creativa.
Questo scambio è importantissimo, perchè fa in modo che l’oggetto abbia una sua affidabilità strutturale e non sia una cosa solo bella.
E’ bello e gratificante poter collaborare con questi artigiani, troppo spesso messi in ombra dalla produzione in serie degli oggetti e che purtroppo rischiano di scomparire poichè il loro knowhow non viene tramandato alle nuove generazioni.

Stupisce la grande varietà di materiali che vengono reinterpretati: acciaio, tela, pelle, legno. Quale è il progetto che per la difficoltà  le ha dato maggiori soddisfazioni?
Le installazioni, che come detto sono puro aspetto artistico, mi danno molta soddisfazione. Tra queste ne ricordo una dal titolo “Lockdown: appello in giardino” dove sono riuscito a rappresentare perfettamente quello che avevo immaginato. La soddisfazione è stata quella di riuscire a far diventare reale esattamente quello che avevo
ideato. Per quanto riguarda i complementi di arredo della sezione 2010 Lab., è stata molto soddisfacente la realizzazione di un tavolo da esterno creato con l’acciaio inox preveniente da vecchie assi di un ponteggio delle
acciaierie Falk, unitamente a delle sedie originali degli anni ’70. In questo caso oltre alla difficoltà realizzativa   stata appagante la soddisfazione del cliente.
Naturalmente ogni creazione, oltre ad essere artigianale, è unica. Non esistono pezzi perfettamente uguali, lavorati in serie, e molto spesso gli oggetti hanno una loro storia che merita di essere narrata.
Le nostre creazioni sono limited edition, spesso si tratta di PEZZI UNICI AL MONDO, come nel caso delle Military bag, poichè oltre ad essercene soltanto un numero limitato, non ne esistono due identiche, per colore, per l’usura naturale della tela, per le scritte e i disegni. Mentre ci sono pezzi veramente unici come le poltrone che abbiamo realizzato con i sacchi della posta. E’ vero, ciascuno di questi oggetti ha una storia da raccontare.
A esempio quando racconto l’origine dei gioielli della collezione Heritage letters, realizzati con i tasti delle macchine da scrivere del 1920 in bachelite, le persone rimangono affascinate, scoprendo cose che rendono ancor più  unici gli oggetti.

L’aspetto culturale che sta dietro alle vostre creazioni è molto interessante, i vostri clienti si devono innamorare del fascino che un oggetto emana. Chi sono i vostri clienti?
Non esiste una tipologia unica dei nostri clienti, ma il comune denominatore è la cultura unita alla personalità. Si tratta spesso di persone che hanno già un loro stile ben definito e che non sono alla ricerca dell’ultima novità di moda per affermarsi. Sono persone che capiscono il valore dell’oggetto unico e totalmente lavorato a mano in Italia. I nostri clienti sono assolutamente trasversali per età e professione, sono alla ricerca di qualcosa che li differenzi, qualcosa che li faccia essere un po’ dei talent scout di se stessi.
Dove possiamo trovare le tue creazioni?
Nel cuore di Milano, a pochi metri da Sant’Ambrogio, TERRAGGIOQUINDICI, è il nostro Show-room differente dal solito, uno spazio in cui il vintage incontra la creatività, in cui le idee prendono forma e dove la storia racchiusa in ogni oggetto può continuare il suo racconto. Qui è possibile trovare elementi vintage da reinterpretare e oggetti che attendono solo il giusto scambio di energia.

di Simone Gismondi

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